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Libretto: "Petite messe solennelle" di Gioachino Rossini
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1. Kyrie
Kyrie eleison, Christe eleison, Kyrie eleison. Signore pietà, Cristo pietà, Signore pietà. Il vocabolo greco «eleison» porta in sé un condensato di sfumature che potremmo sintetizzare con i concetti: abbi benevolenza, amami teneramente, risanami, perdonami, rialzami, portami in braccio... Nel rito ambrosiano il Kyrie viene detto all'atto penitenziale dove si ha la triplice invocazione «Kyrie eleison - Kyrie eleison - Kyrie eleison» (senza il Christe eleison). Viene poi ripetuto tre volte al termine della messa, prima della benedizione finale. |
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2. Gloria parte iniziale
Glória in excélsis Deo et in terra pax homínibus bonæ voluntátis Laudámus te, benedícimus te, adorámus te, glorificámus te, Gloria a Dio, nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, Nella santa messa il Gloria in excelsis Deo viene cantato subito dopo il Kyrie. È un testo che innalza lodi a Dio, Signore e Re, nelle tre persone Santissima Trinità e che chiede misericordia per gli uomini. La frase iniziale è l’acclamazione degli angeli che annunziarono ai pastori la nascita di Gesù e implorano la pace sugli uomini amati da Dio. |
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3. Gloria, parte finale (Cum Sancto Spiritu)
…cum Sancto Spiritu. in gloria Dei Patris. Amen. …con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen La figura sotto è un’immagine particolare della Trinità che si trova nella chiesa di Sant’Antonio abate a Viconago, poco fuori da Ponte Tresa. Rappresenta le tre Persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. Nella dottrina cattolica Dio è uno e trino: significa che ogni Persona, pur essendo distinta, è una nell’altra, è della stessa identica sostanza. Dio è contemporaneamente Padre, Figlio e Spirito Santo. |
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4. Credo (parte iniziale)
Credo in unum Deum, Patrem omnipotentem, factórem caeli et terrae, visibilium omnium et invisibilium. Et in unum Dóminum Iesum Christum, Fílium Dei Unigenitum, et ex Patre natum ante omnia saecula. Deum de Deo, lumen de lumine, Deum verum de Deo vero, genitum, non factum, consubstantialem Patri: per quem omnia facta sunt. Qui propter nos homines et propter nostram salutem descendit de caelis. Et incarnatus est de Spiritu Sancto ex Maria Virgine, et homo factus est. Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Non è propriamente una preghiera, quanto piuttosto una dichiarazione solenne dove vengono enunciati i principi fondamentali della Fede e degli insegnamenti della Chiesa. |
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5. Et resurrexit (parte intermedia del Credo)
Et resurrexit tértia die, secundum Scripturas, et ascendit in caelum, sedet ad dexteram Patris. Et iterum venturus est cum gloria, iudicare vivos et mortuos, cuius regni non erit finis. Et in Spíritum Sanctum, Dominum et vivificantem: qui ex Patre Filioqueprocedit. Qui cum Patre et Filio simul adoratur et conglorificatur: qui locutus est per prophetas. Et unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam. Confiteor unum baptisma in remissionem peccatorum. Et exspecto resurrectionem mortuorum, Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti, |
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6. Et vitam venturam
et vitam venturi saeculi. Amen. ite la vita del mondo che verrà. Amen.aliano |
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7. Sanctus Sanctus, sanctus, sanctus Dominus Deus Sabaoth. Pleni sunt caeli et terra gloria tua. Hosanna in excelsis. Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis. Santo, santo, santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli. È il canto di lode innalzato a Dio che precede consacrazione dell’eucarestia, in seguito i fedeli si mettono in ginocchio. La seconda parte dell’inno, il “Benedictus”, ricorda l’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemmme, ricordato dalla domenica delle Palme. |
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8. Agnus Dei
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis. Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis. Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace. Agnus Dei è un'espressione basata sul vangelo di Giovanni: quando il Battista vide venire verso di lui Gesù, esclamò: «Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato dal mondo!» 1, 29.36). Il Cristo viene visto nel suo ruolo di vittima sacrificale per la redenzione dei peccati dell'umanità. Nella liturgia ambrosiana l’Agnus dei non viene recitato. |
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